Laboratorio sciamanico

Inquadramento

Il nucleo dello sciamanesimo tradizionale non è la magia, né la guarigione miracolosa, bensì l’auto-conoscenza. Si basa sulla certezza, data dalla esperienza, che l’essere umano è qualcosa di più di carne ed ossa: ha una “natura” essenzialmente mentale e spirituale; è connesso attraverso interazioni energetiche e vibratorie con gli altri esseri umani, con tutti gli esseri viventi, con la natura, in una parola, con tutto l’universo. Nonostante ciò, molti esseri umani (oramai) non sono coscienti di ciò e lo sciamano ha il compito, o la missione, di ristabilire questa connessione e di far avanzare il processo di auto-conoscenza delle persone, nel miglior senso della frase “conosci te stesso”.

I problemi delle persone, siano essi relativi alla salute del corpo o della mente, si spiegano come energie negative che influiscono, appunto, sul corpo e sulla mente. Queste energie vengono denominate con allegorie: “demoni” o “cattivi spiriti”.

Sempre nel campo della descrizione allegorica dei fenomeni spirituali, si distinguono tre livelli cosmici: Cielo, Terra e Sottomondo. 

Lo sciamano è in grado di muoversi nei livelli e tra i livelli e di comunicare e lavorare con le energie e i fenomeni che si trovano in essi: gli spiriti dei morti e dei vivi, gli dei e i demoni.

Le capacità di uno sciamano sorgono dalle proprie esperienze, specialmente quelle che ha durante il suo processo di iniziazione. Grazie alle prove che ha dovuto superare, in particolare la purificazione, la morte e la resurrezione rituale, si è familiarizzato con l’insicurezza e la vulnerabilità dell’anima umana, e ha imparato a conoscere le vie e i modi per difenderla. Le sue esperienze si riferiscono allo spirituale, al sacro.

Laboratorio

In questo laboratorio i partecipanti vengono introdotti ad alcune tecniche sciamaniche, il metodo di base universale dello sciamano che gli permette di entrare nella realtà non ordinaria per acquisire nuove conoscenze, per guarire (per quanto possibile) e per risolvere problemi. Si dà particolare enfasi al classico viaggio sciamanico, uno dei metodi più importanti, da sempre utilizzato dall’umanità, per indurre la visione, per accedere alla realtà non-ordinaria, per esplorare il mondo nascosto e conoscerlo attraverso il mito e i sogni. I partecipanti saranno accompagnati nel viaggio sciamanico, con l’aiuto del tradizionale tamburo, e potranno sperimentare lo stato di coscienza sciamanico e svegliare le proprie abilità spirituali e la connessione con la natura. La pratica include anche la possibilità di condividere le scoperte acquisite.

I partecipanti imparano ad utilizzare il viaggio sciamanico per restaurare il potere spirituale o la salute e arrivano a comprendere in che modo le tecniche sciamaniche possano essere applicate alla vita quotidiana.

Recuperare l’Animale di Potere

Riconnetterci con la nostra forza, la conoscenza e la protezione.

Gli animali di potere sono degli accompagnatori nel cammino spirituale, danno appoggio, consiglio e protezione. Loro rappresentano una connettiva tra la natura e il mondo degli uomini, e ci aiutano nella comunicazione col mondo spirituale che penetra sia la materia – base della nostra esistenza – sia il campo dei fenomeni mentali ed energetici.

La ricerca dell’animale di potere si fa durante un tipo speciale di viaggio sciamanico, con la compagnia di una guida. Il fatto sorprendente è che uno non sceglie l’animale di potere, ma questa connessione esiste già da tanto tempo; è come se uno fosse nato con il proprio animale di potere e ora riesca a conoscerlo veramente, in altre parole, riesce a far sì che esso si manifesti, si riveli.

Dopo questa esperienza, si è in grado di intraprendere altri viaggi sciamanici con più libertà tematica, per investigare altre domande e altri aspetti, siano questi associati alla vita quotidiana o alla ricerca spirituale.

Indicazioni pratiche

Per partecipare al laboratorio sono necessari: vestiti comodi, calze, un fazzoletto per coprire gli occhi, un cuscino per sedersi, una coperta, una pietra qualsiasi della grandezza di un uovo, quaderno e penna per prendere nota delle esperienze fatte.

La coordinatrice del Laboratorio
Monica Freyer, nata a Santiago del Cile, proviene da una famiglia con antenati zingari e mapuches (popolo originario del Cile); è sposata e ha un figlio.

Fin da giovane si è sentita attratta dal mondo spirituale, guidata da domande tanto semplici quanto significative:  “Perché siamo venuti al mondo? Qual è la nostra missione? Cos’è la fede?”

Dal 1987 vive in Germania e da allora si è dedicata a progetti ispirati al Nuovo Umanesimo per la promozione del cambiamento personale e sociale, sia in Germania che in altri paesi.

Dopo aver lavorato come autodidatta, ha completato la sua esperienza personale con investigazioni nel campo dello sciamanesimo.

Nel 2009 ha approfondito i suoi studi sulla connessione tra la condizione psicofisica dell’essere umano e il mondo spirituale.

Nel 2010 ha completato il processo della Disciplina Materiale (Alchimia) seguendo l’inquadramento della Scuola di Silo.

Nel 2011 è andata in Mongolia per approfondire le sue ricerche sullo sciamanesimo. Alla fine del viaggio è stata iniziata sciamana e da allora pratica come tale.

Per ampliare il proprio spettro di tecniche e strumenti, nella prima metà dell’anno 2012 ha frequentato il corso “Dreamhealer”, basato sugli insegnamenti della psichiatra e sciamana siberiana Dott.ssa Olga Kharitidi.